Domenica 14 novembre, in occasione della V Giornata mondiale dei poveri, alle 16, in cattedrale, l’Arcivescovo Cesare Nosiglia ordinerà quattro nuovi diaconi permanenti per la diocesi di Torino: Mauro De Nicolò, Gianfranco Leo, Marco Pacca, Giuseppe Piovano. Quattro uomini sposati, con fi gli, che si mantengono lavorando.
Quattro uomini di fede che aggiungono al battesimo e al matrimonio anche la grazia e l’impegno del sacramento dell’Ordine.
In un tempo per tanti versi buio e carico di preoccupazioni, vi invito a vivere questo momento come una fonte di luce e di consolazione: il Signore attraversa la storia nella vita dei piccoli e dei poveri e continuamente aggrega al ministero apostolico del vescovo nuovi diaconi, perchè possano accorgersene, attenti alle periferie esistenziali, ai dolori nascosti, alle mancanze di umanità.
Domenica gli ordinandi diaconi, prima di andare in duomo, accompagneranno il Vescovo Cesare ad incontrare alcune famiglie in diffi coltà economica in un quartiere periferico della città.
Condividere questo momento con l’Arcivescovo nel giorno della loro ordinazione è certamente una complicazione della giornata già ricca di emozioni, di preghiera e di incontri comunitari e famigliari, ma sono certo che li aiuterà, come si augura Papa Francesco, a riconoscersi poveri. «Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri, perché solo così riusciremmo a riconoscere realmente i poveri e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza ». E non si tratta di una fi nzione. Posso testimoniare che non sono mancate nella loro vita, anche in questi ultimi anni di formazione, le prove: problemi di salute, mancanza di lavoro, ristrettezze economiche, esperienze frustranti negli ambienti lavorativi, tensioni famigliari, lutti.
Sono ammirato dalla generosità e dalla fede degli aspiranti diaconi e delle loro famiglie. Come vorrei che fossero evangelizzatori perché esperti in umanità!
Come vorrei che questi anni che trascorriamo insieme per la formazione illuminassero le loro vite permettendo loro di riconoscere l’opera dello Spirito proprio là dove meno se lo sarebbero aspettato! Come vorrei che tanti altri fratelli si unissero al gruppo, per mostrare con il loro stile di vita il Cristo che è venuto per servire!
Colgo questa occasione per ringraziare il gruppo dei formatori. La loro esperienza, la loro preparazione, la loro dedizione, e soprattutto la loro testimonianza di fede e coerenza di vita trasformano il lavoro e la collaborazione in una zampillante fonte di consolazione e di profonda amicizia.
Invito tutta la comunità diocesana, i diaconi in particolare, ad accompagnare con la preghiera questo momento cosi decisivo per la vita dei quattro nuovi diaconi e per il futuro della Chiesa.
don Claudio BAIMA RUGHET